“Se ami qualcuno non dovresti fargli del male mai”: così recita la scritta incisa sulla panchina rossa inaugurata oggi a Scalea, nel cosentino, davanti alla sede dello sportello antiviolenza “Ilaria Sollazzo” in ricordo della giovane professoressa uccisa circa un anno fa per mano del suo compagno.
La citazione è affiancata da un girasole che fa quasi da monito: “una donna non va sfiorata neppure con un fiore“.
Ha presenziato alla manifestazione la famiglia Sollazzo che dopo la morte di Ilaria ha deciso di porsi al fianco dell’associazione e contribuire alla lotta contro la violenza sulle donne.
La presidente dell’associazione “Ilaria Sollazzo”, l’avv. Tiziana De Bonis, ha parlato dell’importanza di questi eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
L’avvocato ha dichiarato che mission dell’organizzazione di cui è a capo non è più solo quella perseguita dall’avv. Tina Lagostena Bassi – a cui dal 2009 fino al 2 ottobre di quest’anno era intitolata – di ottenere leggi che tutelino le donne, ma anche quello di porle in condizione di riconoscere i c.d. “campanelli di allarme” per consentire loro di disporre degli strumenti giusti per riconoscere un amore sano da un amore malato.
Dopo la posa sulla panchina di diverse rose rosse da parte di tutti i partecipanti, l’associazione ha aperto le porte della sede per far conoscere le proprie attività.
Mentre su una parete scorrevano le immagini in ricordo di Ilaria Sollazzo molte persone si sono avvicendate per informarsi e donare un contributo in cambio di oggetti di vario tipo – collane, braccialetti, orecchini ma anche addobbi natalizi e giochi per bambini – messi a disposizione da alcune donne creative per la raccolta fondi a sostegno delle attività dell’associazione e del centro antiviolenza “Ilaria Sollazzo”.
All’evento hanno presenziato il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, l’intera amministrazione comunale, le associazioni del territorio e numerosi cittadini.
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(foto Carmine Galiano)