In occasione della “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale e di tutti i soldati caduti in guerra in difesa della Patria, sono stati numerosi i messaggi da parte delle istituzioni politiche calabresi.
NOTA PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA ROBERTO OCCHIUTO
“Nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate il nostro ringraziamento va alle donne e agli uomini dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, quotidianamente impegnati – in Italia e all’estero – per garantire sicurezza e pace, e a coloro che eroicamente hanno dato la vita per difendere i valori della democrazia e della Repubblica.
La loro abnegazione, il loro esempio, il loro sacrificio, incarnano i principi dell’unità nazionale e della nostra Costituzione. Viva le Forze Armate, viva l’Italia“.
NOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE FILIPPO MANCUSO
“È doveroso ricordare chi ha combattuto e si è sacrificato per la Patria, portando a compimento il processo di unificazione nazionale avviato in epoca risorgimentale, e la cui storia – come afferma il presidente Mattarella – si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano.
Questa giornata dimostra quanto sia apprezzato dagli italiani l’impegno, accanto alle altre componenti dello Stato, di tutte le Forze armate al servizio della comunità e della sua sicurezza. A loro va il doveroso e sentito ringraziamento anche per gli impegni internazionali che assolvono, in un frangente tormentato da guerre sanguinose e conflitti che mettono a rischio il valore supremo della pace.”
NOTA ASSESSORE ALLA CULTURA REGIONE CALABRIA CATERINA CAPPONI
“Esprimo il mio personale sentimento di stima e gratitudine da cittadina, oltre che da Assessore di questa Regione per il lavoro quotidianamente svolto dalle forze dell’ordine, uomini e donne, vigorosi, tenaci e perseveranti Servitori dello Stato. Animati dal coraggio e dalla dedizione, oggi come in passato, a repentaglio del bene individuale sino al supremo sacrificio della vita, per l’amor di Patria e l’attaccamento al dovere, valori che restano indelebili, immutabili, sempre vivi, per i militari di un tempo e per quelli presenti.
Sono orgogliosi Soldati chiamati ad operare in situazioni drammatiche, protagonisti dell’esperienza disumana della trincea, in passato come adesso, veri eroi nazionali, degni della gloria militare e di altissimi onori. La guerra, in genere, ferisce ancora molti territori, il dettato costituzionale la ripudia, esaltando invece le soluzioni diplomatiche e pacifiche alle controversie internazionali.
Sollecito l’importanza dell’educare ai valori civili, diffondendo quella religione laica dello Stato alla quale il culto dei caduti appartiene, ed è ancora, oltremodo attuale, selezionando in questa occasione strumenti di avvicinamento e di vera e propria affezione dei cittadini allo Stato e alle Istituzioni democratiche. Come dimostra la consueta visita del Presidente della Repubblica al Monumento del Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria, nonché tutte le manifestazioni a livello locale e nazionale“.