CROTONE. AGGRESSIONE FERRERIO: A GIUDIZIO AUTORE SMS PER DEPISTARE

Il prossimo 24 gennaio alla Corte d’appello di Catanzaro verrà discussa la posizione giudiziaria del 32enne, che l’11 agosto del 2022 inviò il messaggio che portò all’aggressione di Davide Ferrerio, il 20enne bolognese di madre crotonese pestato lo scorso 11 agosto a Crotone ed attualmente ricoverato in coma.

Per via di quel messaggio, il 32enne era stato indagato per concorso anomalo in tentato omicidio, ma il gup di Crotone aveva deciso per il non luogo a procedere.

Contro la decisione il sostituto procuratore generale di Catanzaro Raffaella Scorza, aveva presentato appello a maggio scorso ritenendo che “con la sua indicazione fuorviante Curto ha esposto il terzo malcapitato alla rabbia dei familiari della minore, che egli aveva potuto saggiare personalmente, avendo poco prima ricevuto minacce di morte. La condotta dello stesso è stata decisiva nella determinazione dell’evento, che era prevedibile ed evitabile“.

Il ragazzo aveva iniziato una relazione via social con la ragazza – nei confronti della quale è stata disposta la messa in prova dal gip del Tribunale dei minorenni di Catanzaro, accusata di concorso anomalo in tentato omicidio – con la quale si scambiava messaggi usando un falso profilo social con il nome dell’ex fidanzato della giovane.

Proprio l’utilizzo del nome dell’ex aveva portato la mamma della ragazza, anche lei imputata di concorso anomalo in tentato omicidio, ad organizzare un‘imboscata per scoprire chi ci fosse davvero dietro quel profilo con l’aiuto di Passalacqua che, interessato alla minorenne, avrebbe dovuto spalleggiare la giovane all’incontro.

L’11 agosto era stato così organizzato un appuntamento al buio tra la ragazza e l’uomo. Il 36enne aspettava davanti al palazzo di giustizia ma quando ha visto arrivare la giovane, che non lo conosceva, insieme alla famiglia e Passalacqua si è defilato inviando poi alla giovane il messaggio Ho la camicia bianca” per distogliere le attenzioni nei suoi confronti.

Lo stesso colore della camicia che indossava Davide Ferrerio che, inconsapevole, stava passeggiando su via Veneto e che è diventato l‘obiettivo dell’aggressione di Nicolò Passalacqua che per i fatti è stato condannato a 20 anni di reclusione per tentato omicidio.

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