L’Istituto di credito Intesa Sanpaolo dovrà restituire al comune di Santa Maria del Cedro la somma di oltre un milione di euro.
Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Roma accogliendo il ricorso dell’Ente che ha dichiarato la nullità del contratto “BOC – Buono ordinario comunale” stipulato il 31 maggio 2006.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ugo Vetere, nel 2017, ha proposto appello contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Roma che invece aveva condannato l’Ente.
NOTA INTEGRALE
L’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro comunica che è in data odierna la Corte di Appello di Roma accogliendo la domanda dell’Ente ha dichiarato la nullità del contratto “BOC” stipulato in data 31/05 2006 e condannato Intesa Sanpaolo alla restituzione in favore del comune di Santa Maria del Cedro della somma di euro 1.065.970,61 a titolo di differenziali ed euro 61.193 a titolo di costi occulti oltre interessi legali.
La Corte di Appello di Roma ha altresì condannato la Banca Intesa alla refusione delle spese legali in favore del comune di Santa Maria del Cedro rappresentato e difeso dall’avvocato Anedda del foro di Roma quantificati in euro 37.951 per il primo grado ed euro 34.000 per il secondo grado oltre IVA e CPA.
Ha posto altresì a carico di Intesa Sanpaolo le spese di CTU.
Grande soddisfazione per il risultato ottenuto viene espresso dall’amministrazione comunale in carica guidata dall’avvocato Ugo Vetere che nell’anno 2017 proponeva appello avverso la sentenza di primo grado del Tribunale di Roma che vedeva l’ente soccombere ancora una volta.
L’agire dell’amministrazione in carica unitamente al lavoro profuso dal segretario comunale, dal vicesegretario comunale e dai dipendenti del settore, prova che quando si hanno interessi comuni l’intera comunità ne beneficia.
Il sindaco unitamente al responsabile del servizio e ai funzionari dell’ufficio finanziario adotterà ogni utile e idonea iniziativa diretta a utilizzare le somme riconosciute a titolo di risarcimento danni in favore della comunità.