CETRARO. COMMISSIONE ANTINDRANGHETA INCONTRATA SINDACO, GIUNTA E CAPIGRUPPO CONSILIARI

Il presidente della Commissione Consiliare antindrangheta, Pietro Molinaro si è recato a Cetraro, nel cosentino, dove ha incontrato il sindaco Ermanno Cennamo, la Giunta Comunale, i capigruppo consiliari.

All’evento hanno presenziato anche rappresentanti delle forze dell’ordine, della Chiesa e dell’associazionismo.

Nel corso del dibattito i partecipanti hanno rimarcato il ruolo che la cultura deve svolgere in tutte le articolazioni, a partire dalla scuola e dalle realtà associative e, nell’ambito dei compiti e funzioni assegnati dalla Legge Regionale alla Commissione e comunque nell’ottica di creare opportune e necessarie sinergie con le Istituzioni locali, sono stati analizzati adeguati percorsi di legalità che già la Commissione con il Piano 2023 garantisce.

Nel corso del colloquio si è anche fatto riferimento alla caserma su cui, per quanto di competenza, la Commissione solleciterà il Ministero dell’Interno affinché sia resa nel più breve tempo fruibile anche a beneficio di una larga parte del tirreno cosentino.

DICHIARAZIONI DI PIETRO MOLINARO

Una comunità forte, ricca di valori, che ha reagito con le istituzioni e le forze migliori attivamente coinvolta, che raf­for­za­ndo, il tes­su­to di le­ga­li­tà, sen­za il qua­le non vi può es­se­re al­cu­no svi­lup­po au­ten­ti­co e so­li­da­le, vuole liberarsi da quelle catene che non gli permettono di sprigionare le proprie energie.

Siamo qui per testimoniare anche fisicamente la vicinanza alle istituzioni del territorio. Ma lo siamo ancora di più nell’esercizio delle nostre funzioni di commissione del consiglio regionale. L’agire solitario stanca – ha proseguito – e per questo è necessario creare a rafforzare strumenti associativi, organizzazioni realmente attive sui territori in grado di dare sostegno all’azione individuale, e capaci di mettere in atto azioni comuni forti. C’è bisogno che le persone non rimangano sole dinanzi alla criminalità che colpisce al cuore la civiltà.

La criminalità è un potere abusivo che, attentando al bene comune. vuole ipotecare la vita di intere comunità, ricattare le coscienze di tanti e inquinare la politica e la pubblica amministrazione che deve sempre di più caratterizzarsi nell’assicurare efficacia, efficienza e trasparenza dei procedimenti. Da questo tipo di violenza insensata – prosegue -si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti. La criminalità non può e non deve dettare i tempi e i ritmi dell’economia e della politica, diventando il luogo privilegiato di ogni tipo di intermediazione e mettendo in crisi il sistema democratico. Una vicinanza, quella espressa dalla Commissione antindrangheta alle Istituzioni impegnate in prima linea e ad una comunità, come è stato detto negli interventi, dalla forte identità, ricca di valori morali e di cui bisogna sentirsi orgogliosi“.

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