L’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria ha conferito la laurea “honoris causa” in “Scienze forestali ed ambientali” al paleontologo e divulgatore scientifico Alberto Angela.
Prima della cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico presieduta dal rettore Giuseppe Zimbalatti, Angela ha incontrato i giornalisti.
“Credo molto nei giovani – ha detto. Il futuro incombe e solo le giovani menti, quelle più preparate, saranno in grado di affrontarlo. Chi fa ricerca non smette mai di studiare. La presenza a questa cerimonia di tanti studenti mi rende felice. A loro consiglio di considerare l’Università come un punto di partenza ed un trampolino verso il futuro. Anche la tesi non deve rappresentare l’atto finale del percorso universitario, bensì la proiezione verso il mondo del lavoro”. Angela ha parlato anche del Mediterraneo, definendolo “una grande piazza dove si sono incontrati tutti, egiziani, fenici, greci, romani e tanti altri. Ma il Mediterraneo è stato e deve rimanere soprattutto un luogo di incontro, oltre che un catalizzatore dello sviluppo umano“.
Il rettore Zimbalatti, nel suo intervento, ha ringraziato Alberto Angela “per avere accolto il nostro invito con straordinaria disponibilità e gentilezza. Due qualità non comuni in personaggi del suo calibro“.
“Credo molto nella possibilità che la Calabria possa diventare l’hub dell’Italia e dell’Europa sul Mediterraneo – ha detto Roberto Occhiuto, governatore della Calabria concludendo a Reggio Calabria la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università Mediterranea. I Paesi che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo, nei prossimi anni cresceranno con un incremento del Pil superiore a quello di molte nazioni europee. Ed allora, avere eco-distretti del sapere significa prepararsi a non perdere questa occasione. Credo che il sistema universitario calabrese sia così solido da essere pronto a questa sfida. E la circostanza della consegna di una laurea honoris causa ad un’icona della cultura italiana come Alberto Angela dimostra che c’é grande interesse nei confronti dell’Università Mediterranea da parte della comunità culturale ed accademica italiana“.