A CATANZARO LA STAZIONE CAMBIA VOLTO. INCONTRO TRA MANCUSO E FERRARO

Un nuovo volto per la stazione di via Milano a Catanzaro e numerosi interventi di riqualificazione lungo la tratta che va dal capoluogo di regione a Gimigliano.

Di queste opere, oltre che dei processi di ammodernamento in itinere, delle politiche sulle relazioni industriali e delle nuove progettazioni dell’Azienda, hanno discusso, nel corso di “un cordiale e proficuo incontro”, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e l’amministratore unico di “Ferrovie della Calabria” Ernesto Ferraro.

Di particolare rilievo – è scritto nella nota – il finanziamento di circa 9 milioni di euro netti con cui sarà completamente rinnovata la stazione di Catanzaro città, a via Milano, da anni fondamentale snodo per numerosi passeggeri del capoluogo di regione e della provincia. La progettazione prevede la costruzione di due corpi di fabbrica, includendo quello esistente lato ferrovia.

Altra pregevole innovazione è il ricongiungimento con via Piave, tramite passaggi pedonali e ascensori al fine di migliorare e ampliare la fruibilità della struttura. Molteplici sono le azioni, già in esecuzione o in fase di appalto, relative alla tratta Catanzaro città – Gimigliano.

Oltre ai lavori in corso, fondamentali per la velocizzazione della linea, Ferrovie della Calabria può contare su consistenti fondi Cipe, con cui si procederà alla manutenzione di 13 gallerie e 12 ponti e alla realizzazione di un sovrappasso pedonale per agevolare il flusso verso il santuario della Madonna di Porto . Nel complesso l’Azienda sta approntando una programmazione di circa 600 milioni di euro“.

I calabresi – ha detto Mancusomeritano un servizio di trasporto pubblico locale efficace ed efficiente. In questi anni, in virtù di una risoluta azione di ammodernamento organizzativo della società FdC, sono stati realizzati importanti investimenti grazie ai quali sono stati rinnovati più parchi mezzi nell’ottica di una mobilità moderna e sostenibile. L’Azienda, che rappresenta un pezzo di storia della Calabria e del Mezzogiorno, è un imprescindibile punto di riferimento per concretizzare il diritto alla mobilità e un alleato prezioso per qualsivoglia progettualità di sviluppo e crescita“.

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