Il Consiglio dei ministri ha deciso di non sciogliere per infiltrazioni mafiose il comune di Mileto nel vibonese.
L’ente attualmente guidato dal sindaco Fortunato Salvatore Giordano al suo secondo mandato iniziato nel giugno scorso continuerà ad operare sotto la normale gestione politico-amministrativa.
La decisione del Cdm è stata comunicata dal Prefetto Giovanni Paolo Grieco secondo cui non sarebbero emersi “concreti, univoci e rilevanti elementi su forme di condizionamento ed ingerenza della criminalità organizzata di tipo mafioso nella gestione dell’attività amministrativa delle passate giunte, con particolare riferimento a quelle precedenti al sindaco Giordano, a sua volta eletto nel maggio del 2019 a capo di una lista civica sostenuta in campagna elettorale da Forza Italia”.
L’ attenzione della commissione d’accesso si era concentrata sulla città normanna in seguito all’operazione Maestrale-Carthago coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri dalla quale erano emerse presunte influenze da parte della ‘ndrangheta all’interno dell’ente.
Dal prefetto, tuttavia, sono arrivate alcune “prescrizioni” nei confronti dell’amministrazione, in particolare “sulle procedure di appalto di lavori, forniture e servizi e nella riscossione dei tributi comunali ” invitando il sindaco a correggere la “malagestio”.
Si tratta del secondo caso negli ultimi mesi in cui la commissione d’accesso non rileva i presupposti per sciogliere un’amministrazione nel vibonese dopo l’esito positivo anche per il comune di Nicotera.