A Lamezia Terme i carabinieri hanno sequestrato un frantoio oleario allestito all’interno di un capannone industriale in assenza delle prescritte autorizzazioni ambientali e senza alcun permesso per lo scarico dei reflui prodotti.
I militari, nel corso di un controllo, hanno constatato la lavorazione abusiva delle olive.
Sigilli anche al piazzale esterno e alle attrezzature utilizzate per lo svolgimento delle attività.
Il titolare è stato denunciato.
L’OPERAZIONE
Nei giorni scorsi i Carabinieri della specialità forestale dei Nuclei di Lamezia Terme e Nocera Terinese hanno denunciato all’autorità giudiziaria, in stato di libertà, il titolare di una impresa che gestiva un opificio oleario all’interno di un capannone industriale a Lamezia Terme.
L’attività era priva delle prescritte autorizzazioni ambientali e senza alcun permesso per lo scarico dei reflui prodotti.
I militari hanno posto sotto sequestro l’intera struttura adibita illecitamente a frantoio, il piazzale esterno per una superficie totale di oltre 1000 metri quadrati, oltre alle attrezzature utilizzate per lo svolgimento delle attività.
Le normative di settore nazionali e regionali prevedono, in alternativa allo smaltimento, la possibilità di utilizzo agronomico dei residui derivanti dalla lavorazione delle olive, purchè vengano attuati accorgimenti tecnici per la raccolta e il trasporto, rispettati e comunicati i quantitativi di spandimento e di distribuzione sul suolo, annotate correttamente sui registri le operazioni compiute, al fine di rendere tracciabile il cd. “sottoprodotto”.