Fratoianni a Reggio Calabria in vista del Congresso provinciale: “no a ponte e politiche su migranti”

Il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni a Reggio Calabria in vista del congresso provinciale del partito che si terrà il 1° marzo.

Prima ha tenuto una conferenza stampa accanto all’eurodeputato di AVS e sindaco di Riace Mimmo Lucano, poi un’assemblea pubblica con i cittadini, iscritti e simpatizzanti. Fratoianni ha parlato di ponte sullo Stretto e di migranti.

Ha parlato di ponte sullo Stretto e di migranti.

Il Ponte sullo Stretto – ha detto – mette insieme tanti interessi, ma buttare 14 miliardi di euro, al netto di tutti i problemi di carattere ambientale, rappresenta un gigantesco ed immane spreco di risorse pubbliche. Il settore dei trasporti pubblici avrebbe bisogno di enormi investimenti per fare in modo che possano essere resi efficienti per i milioni di pendolari che ogni giorno devono fare i conti con una gimkana infernale che nega i loro diritti. Mi sembra un elemento di puro buon senso che dovrebbe essere al centro dell’interesse di tutte le forze politiche. E che la Lega continui ad insistere su questo enorme spreco di risorse è francamente inaccettabile“.

Rispondendo ad una domanda sul secondo anniversario della strage di Steccato di Cutro Fratoianni ha aggiunto: “La politica del Governo sull’immigrazione sta andando sempre più in direzione ostinata e contraria, continuando a sbagliare. Ma questa volta non si tratta di errori ma di scelte che consapevolmente producono disagio del sistema. E la vicenda dei centri di permanenza in Albania ne è un clamoroso esempio. I centri in Albania rappresentano un gigantesco spreco di denaro, del tutto inutile, peraltro, per affrontare un fenomeno complesso come quello delle migrazioni, che ha bisogno invece di risposte di tutt’altra natura, non solo per ragioni di carattere etico politico, ma anche di efficacia. L’esperienza di Mimmo Lucano, nonostante qualcuno abbia provato ad ammazzarla, anche attraverso lo strumento giudiziario ha dimostrato che è possibile affrontare l’immigrazione in un altro modo. E non solo per motivi etici, ma per ragioni di efficacia. Quando si costruisce un’altra modalità di rapporto con un fenomeno strutturale come quello delle migrazioni, i risultati arrivano. E quando si pensa di gestire l’immigrazione in modo emergenziale, arrivano le stragi. Perché quelle in mare non sono sciagure, non sono incidenti, sono stragi legate a politiche immorali, ingiuste e, ripeto, del tutto inefficaci. È questo il motivo per il quale siamo impegnati al fianco di Mimmo Lucano, che sta portando in Europa il ‘modello Riace’ per trasformarlo da esperienza, peraltro formidabile, di un piccolo comune calabrese a modello per tutta l’Europa“.

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