La Conferenza dei Sindaci del Vibonese uniti e solidali a sostegno di Vincenzo Mangialavori, il primario del reparto di ginecologia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia dimessosi ieri “per motivi profondi e gravi” segnalando criticità organizzative e gestionali.
L’organismo degli amministratori vibonesi guidato da Salvatore Fortunato Giordano esprime “piena solidarietà e vicinanza” al medico, e lancia un appello alle istituzioni per affrontare con urgenza la grave situazione della sanità vibonese.
I sindaci riconoscono nel gesto di Mangialavori non solo un atto personale, ma un vero e proprio segnale di denuncia, un invito forte e chiaro ad agire con maggiore determinazione per cambiare le sorti di un sistema sanitario “in evidente difficoltà. Crediamo che il suo gesto – affermano – sia uno sprone affinché si pongano in essere strategie più efficaci e tempestive. La sanità vibonese è in crisi, come tutti sanno, ma questo grido non può essere ignorato“.
I sindaci hanno voluto sottolineare anche il valore e l’abnegazione del personale sanitario.
“Va riconosciuto – spiegano – l’impegno quotidiano di medici, infermieri, Oss e personale tutto. Operano in condizioni spesso difficili e con risorse limitate, ma il loro contributo è fondamentale e merita maggiore attenzione da parte delle istituzioni“.
I sindaci chiedono un’azione concreta e tempestiva da parte della Commissione straordinaria che guida l’Asp, auspicando un vero cambio di passo: “E’ necessario incrementare le risorse umane perché la sanità vibonese ha bisogno di più personale, di un rafforzamento urgente per fronteggiare le emergenze“.
La Conferenza si rivolge anche al presidente della Regione Calabria e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, a cui viene riconosciuto l’impegno per il nuovo ospedale e altre iniziative, ma viene chiesto di intensificare gli sforzi per la sanità vibonese. “Le difficoltà sono enormi – dicono i sindaci. Servono investimenti mirati per ridurre il divario con le altre province. Non si può più aspettare“.
Quindi l’auspicio che Mangialavori possa “ritrovare la serenità per continuare a offrire il suo prezioso contributo professionale alla comunità” e l’invito diretto alla politica: “ascoltare i territori e dare risposte alle sentinelle dell’emergenza, cioè i medici e gli operatori che ogni giorno affrontano in trincea le criticità del sistema sanitario locale“.