La Società Europea di Criminologia (Esc) ha attribuito alla professoressa calabrese Anna Sergi, docente del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Essex, in Inghilterra, il “Premio Early Career Esc 2023“.
L’onorificenza le è stata insignita, si legge in una nota “per il notevole contributo scientifico di un criminologo europeo nei primi dieci anni di carriera“. Il comitato del premio ha, infatti, affermato che il “corposo lavoro” di Anna Sergi non solo soddisfa ma supera lo standard di “eccezionale produzione scientifica“.
Dopo la maturità conseguita al Liceo classico Gioacchino da Fiore a Rende, in provincia di Cosenza, e la laurea magistrale all’Università di Bologna, la docente ha continuato gli studi in Inghilterra dove ha conseguito il dottorato nel 2014 presso l’Università di Essex, e, quattro anni dopo, è diventata Senior Lecturer ed è stata promossa a professore ordinario di Criminologia.
Nelle motivazioni del premio viene sottolineato che, oltre alle pubblicazioni accademiche – 7 volumi, 37 articoli su riviste internazionali e 24 capitoli di libri – la professoressa ha scritto un volume più personale, basato sulla sua esperienza di crescita in Calabria: “Chasing the Mafia. ‘Ndrangheta, Memories and Journeys”. In questo volume Sergi mescola resoconto di viaggio, memoria e analisi accademica per rivelare come la ‘ndrangheta sia diventata la mafia più potente in Italia e una delle più potenti al mondo.
Nel 2023, la docente ha pubblicato, in italiano, anche il volume intitolato “La ‘Ndrangheta“, nella collana “Mafie” del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport.
La cerimonia di premiazione si terrà a Firenze il mercoledì prossimo nel corso della Conferenza della Società europea di criminologia.
NOTA DELLA PROFESSORESSA ANNA SERGI
“Questo premio rafforza la mia identità europea come ricercatrice e sono entusiasta per il fatto che la mia produzione scientifica, così come il mio forte desiderio di contribuire alla conoscenza critica della mia Calabria tramite il mio lavoro di ricerca, siano stati riconosciuti.
“Partecipo – ha aggiunto la studiosa – alle conferenze della Società europea di criminologia dal 2011 e alla cerimonia di premiazione vedrò molti volti della mia comunità. Mostrerò un volto serio e imparziale, ma sarò commossa e orgogliosa. Ringrazio l’Università di Essex e la Società europea di criminologia”.