Calabria ultima per performance sanitaria, ma qualità della vita superiore al Veneto

La Calabria si conferma fanalino di coda per quanto riguarda la performance dei servizi sanitari, ma sorprende per una qualità della vita migliore rispetto a regioni più virtuose come il Veneto. È quanto emerge dal tredicesimo rapporto Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, che ha analizzato dati e soddisfazione degli utenti in tutte le regioni italiane.

Secondo lo studio, la Calabria si colloca all’ultimo posto in Italia nella tutela della salute, con un punteggio del 23% rispetto al massimo teorico, posizionandosi nel gruppo delle regioni critiche. Il Veneto, al contrario, mantiene il primato con una performance sanitaria che raggiunge il 55%.

Tuttavia, un aspetto innovativo del rapporto riguarda l’indagine sulla soddisfazione dei cittadini verso i servizi sanitari regionali. Qui la Calabria mostra un gradimento mediano di 6,3 su una scala da 0 a 10, superiore ad altre realtà meno virtuose sotto il profilo sanitario. Il Trentino-Alto Adige si distingue come la regione con il più alto livello di soddisfazione, con un punteggio di 8,1.

Nonostante alcune criticità strutturali, i calabresi esprimono un giudizio positivo soprattutto sulla facilità di accesso ai farmaci e ai medici di medicina generale, valutati rispettivamente 7,7 e 7,6. Anche il ricovero ospedaliero programmato e le prestazioni ambulatoriali preventive ottengono punteggi di tutto rispetto (6,5).

Più critiche risultano invece le opinioni riguardo all’assistenza domiciliare, con un voto di 5,3, e all’assistenza alle persone non autosufficienti, valutata con lo stesso punteggio. Anche i ricoveri in strutture residenziali (5,5) e l’assistenza ospedaliera non programmata come pronto soccorso e 118 (5,8) raccolgono consensi più bassi.

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