Una delegazione dell’Istituito penitenziario di Crotone ha consegnato a Papa Francesco, al presidente della Repubblica Mattarella – per il tramite del consigliere per gli Affari dell’amministrazione alla Giustizia Stefano Erbani – e al capo del dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, due tele e un’opera con delle rose, realizzate dai detenuti della Casa circondariale nell’ambito del progetto di valorizzazione delle abilità artigianali dei carcerati.
Le opere artistiche vogliono essere un ricordo della strage di Cutro in cui hanno perso la vita 94 migranti, tra cui 35 bambini e – è scritto in un comunicato – “rappresentano il sentimento di condivisione da parte dei detenuti, del dolore provato per le vittime e di vicinanza ai sopravvissuti ed alle loro famiglie“.
La delegazione era composta da Garante comunale di Crotone dei detenuti, Federico Ferraro, dal cappellano del carcere don Oreste Mangiacapra e dal comandante del reparto Francesco Tisci con una delegazione della Polizia penitenziaria.
Ferraro, che ha fortemente sostenuto il progetto, ha chiesto al capo del Dap che il carcere si apra sempre di più alla società esterna in modo che i detenuti non si sentano dei “sepolti vivi”.
