I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale hanno notificato un avviso di garanzia per favoreggiamento ad un 30enne crotonese, autista della vettura che ha avuto un lieve incidente con l’auto guidata dal 44enne Francesco Chimirri.
Lo riporta il Quotidiano del Sud.
I militari, basandosi su diversi video acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza della zona e su quelli postati sui social, hanno individuato l’autista dell’auto coinvolta nell’incidente dal quale è scaturita la lite tra Chimirri e il poliziotto e quindi la tragedia.
L’uomo, un 30enne crotonese ha raccontato agli investigatori, che quel pomeriggio era alla guida della sua Audi e procedeva in direzione nord sulla statale 106. Durante la marcia era stato superato dalla Dacia Duster condotta da Chimirri, ma la manovra aveva causato un urto provocando la rottura dello specchietto lato passeggero dell’Audi e quella del lato guida della Dacia.
Il giovane, aveva quindi seguito Chimirri, nella cui auto c’era anche il figlio per chiedergli il risarcimento del danno e tra i due ci sarebbe stata una discussione dal tenore tranquillo.
In quel momento è arrivato Sortino che probabilmente aveva visto l’incidente ed ha iniziato a discutere con Chimirri. La situazione, come ha raccontato il 30enne sarebbe però degenerata e lui si è rimesso in auto ed è andato via.
Il racconto tuttavia non ha convinto del tutto i militari dell’Arma: per tale motivo il giovane – che è difeso dall’avvocato Aldo Truncè – è stato indagato per favoreggiamento, mentre l’auto di sua proprietà è stata sequestrata.
Le indagini sono coordinate dal sosistuto procuratore Alessandro Rho che dovrebbe disporre per la prossima settimana l’autopsia sul cadavere di Francesco Chimirri. Esame che potrà essere utile anche per stabilire la traiettoria del proiettile e capire se il colpo, un calibro 9, è stato sparato direttamente dal poliziotto verso Chimirri o lo ha colpito di rimbalzo.
Tra gli iscritti nel registro degli indagati oltre il vice ispettore Giuseppe Sortino per omicidio, c’è anche Domenico Chimirri, figlio del pizzaiolo, indagato per tentato omicidio e lesioni personali a danno del poliziotto.
Inoltre alla luce del nuovo indagato per favoreggiamento, i legali della famiglia di Francesco Chimirri, gli avvocati Tiziano Saporito ed Andrea Filici dichiarano che: “Al momento dello sparo il poliziotto non era aggredito da più persone“.
I legali avrebbero assunto informazioni secondo le quali la colluttazione al momento dello sparo sarebbe stata solo tra Francesco Chimirri e Giuseppe Sortino.