Danno erariale e lotta alla ‘ndrangheta, il prefetto di Catanzaro ringrazia le forze dell’ordine

Un doppio ringraziamento che tocca due fronti cruciali: la tutela delle risorse pubbliche e il contrasto alla criminalità organizzata. Il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha voluto esprimere il proprio plauso al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza per la recente inchiesta che ha portato alla luce un ingente danno erariale legato alla mancata realizzazione della diga sul fiume Melito.

L’opera, inizialmente classificata come strategica per il territorio calabrese, avrebbe dovuto sorgere tra i comuni di Gimigliano, Sorbo San Basile e Fossato Serralta, ma è rimasta incompiuta nonostante lo stanziamento di oltre 259 milioni di euro, poi revocati. Il prefetto ha sottolineato anche il grave danno ambientale provocato dai manufatti in cemento armato lasciati sul territorio: “Un intervento in spregio al valore naturalistico delle aree interessate”, si legge nella nota diffusa dalla Prefettura.

Nel messaggio, De Rosa ha inoltre ringraziato la Questura di Catanzaro e il Comando provinciale dei Carabinieri per l’operazione di polizia giudiziaria eseguita il 20 maggio scorso a Lamezia Terme, che ha portato all’arresto di otto presunti affiliati alla ‘ndrangheta, appartenenti a un gruppo criminale radicato nella zona di Sambiase.

L’indagine ha documentato la capacità di riorganizzazione del clan, che si sarebbe ristrutturato attorno a nuovi assetti operativi, estendendo la propria influenza nei comuni costieri vicini. Un segnale, secondo De Rosa, della natura camaleontica dei sodalizi mafiosi, pronti a mutare pelle pur di continuare a perseguire interessi illeciti.

Il prefetto ha concluso ribadendo l’importanza della sinergia tra istituzioni e della presenza costante dello Stato sul territorio, elementi indispensabili per tutelare la legalità, le risorse pubbliche e la sicurezza dei cittadini.

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