Un intervento atteso e fondamentale per il mondo agricolo calabrese: è stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa all’Avviso pubblico per la protezione delle colture e degli allevamenti stabulati, con il Decreto Dirigenziale n. 8112 del 5 giugno 2025. La misura, nell’ambito del PSR Calabria 2014–2022 (Misura 4.1.1), mette in campo 39 milioni di euro a sostegno delle aziende agricole impegnate a contrastare i danni causati dalla fauna selvatica.
Gli aiuti permetteranno l’acquisto di recinzioni, dissuasori elettronici, barriere e altri strumenti di difesa, indispensabili per contenere la pressione crescente soprattutto dei cinghiali, che mettono a rischio raccolti, allevamenti e sicurezza stradale.
La Coldiretti Calabria ha accolto con favore la pubblicazione della graduatoria, definendola “un segnale importante” che risponde, almeno in parte, alle rivendicazioni portate avanti dal mondo agricolo. Tuttavia, l’organizzazione rilancia: non basta la difesa passiva.
“L’emergenza fauna selvatica – spiega Coldiretti – richiede interventi strutturali e tempestivi. È necessario attivare tutte le azioni previste dal piano straordinario nazionale, abilitando gli agricoltori-cacciatori già muniti di licenza a operare come veri e propri bioregolatori nei propri territori.”
Un ruolo cruciale, secondo Coldiretti, lo devono assumere anche le squadre di selecontrollo, il cui operato andrebbe rafforzato attraverso una semplificazione delle procedure, una maggiore continuità d’azione e un migliore coordinamento operativo.
“La Calabria rurale – conclude Coldiretti – non può restare in ostaggio dei cinghiali. Solo con misure integrate e un approccio pragmatico si può garantire la sopravvivenza di tante imprese agricole oggi in grande difficoltà.”