A Reggio Calabria oggi e domani la Festa nazionale del sindacato UIL.
All’arena dello Stretto questa sera c’erano il segretario generale Pierpaolo Bombardieri, il segretario regionale Maria Elena Senese, il sindaco della città dello Stretto Giuseppe Falcomatà ma anche Stefano Bellomo, professore ordinario di diritto del lavoro all’Università La Sapienza di Roma e l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese protagonisti del panel tematico dedicato a una delle più gravi distorsioni del mercato del lavoro.
“Siamo qui, nel cuore del Sud, per ribadire con forza il nostro impegno: nessuna crescita reale è possibile senza il Mezzogiorno.
Investire nel Sud significa investire nel futuro del Paese. Ma significa anche dare voce e dignità a chi lavora senza tutele, trasformare i “lavoratori fantasma” in persone riconosciute, rispettate, protette.
Contro il precariato, per un’Italia più giusta.
L’iniziativa di oggi a Reggio è l’occasione per ricordare, a tutti, che nel nostro Paese, e in particolare nel Sud, persistono le diseguaglianze e che lavoro nero, povero e insicuro rendono fantasmi milioni di persone e soprattutto i giovani. La definiamo una festa, peraltro giunta alla quarta edizione, ma in realtà questo è un appuntamento che si pone l’obiettivo di richiamare le istituzioni, il governo, la politica, l’opinione pubblica alla necessità di fare di più per il Paese e per il Mezzogiorno.
Questa è una terra in cui mancano infrastrutture essenziali e l’occupazione, soprattutto quella femminile, è ai minimi livelli. Noi pensiamo che sia ora di pensare ai ragazzi, ai nostri giovani, e di dare qualche certezza a chi vuole costruire un futuro, offrendo una possibilità, a chi lo vuole, di restare in questa terra. Servono interventi concreti e più investimenti e occasioni di lavoro stabile e dignitoso.
Se, invece, continuano a prevalere i contratti a tempo determinato e i part time, la qualità del lavoro resterà scadente e i giovani, spesso sfruttati, lasceranno il nostro Paese e il nostro Sud. Continueremo a rivendicare tutto questo, insieme alla sicurezza sul lavoro, ai tavoli istituzionali“.
Dopo il taglio del nastro, l’esibizione del coro dell’Istituto di istruzione superiore Lucrezia della Valle di Cosenza e la proiezione di cortometraggi selezionati dalla Calabria Film Commission sul territorio regionale, hanno aperto ufficialmente i lavori che oggi hanno previsto il panel tematico “Il dumping contrattuale e gli effetti sul mercato del lavoro in Italia e nel Mezzogiorno”.
«Ancora una volta la Uil dimostra di non stare nei palazzi, di non discutere nei palazzi, ma di stare tra le persone per riuscire a dare voce a chi voce ancora in questo territorio non ne ha – ha detto Maria Elena Senese, segretaria generale Uil Calabria. Il sindacato è uno strumento di progresso e di libertà, «è un grande strumento di partecipazione e quindi noi oggi celebriamo l’identità della nostra organizzazione, che non arretra di un passo, ma va avanti con una visione del futuro, con tanto coraggio, tanta determinazione e soprattutto tanto senso di responsabilità. Oggi abbiamo scelto proprio questa piazza per dare voce a tutti quei lavoratori a tutte quelle lavoratrici che chiedono gli stessi diritti, gli stessi servizi, le stesse opportunità e la stessa sicurezza che hanno tutti gli altri lavoratori nel resto del paese».