Furto in uno stabilimento balneare di Marina di Gioiosa Ionica, nel reggino.
La scorsa notte ignoti, dopo aver reciso la catena del cancello d’ingresso, hanno asportato una decina di travi in ferro e parti di un gazebo.
La struttura estiva, l’ex “Lido Aquarius“, non ancora aperta per la stagione turistica, era stata confiscata anni fa alla criminalità organizzata e assegnata all’associazione locale Don Milani, collegata a “Libera”.
Sul furto stanno svolgendo indagini gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Siderno.
Nota della Caritas diocesana di Locri
“Questo gesto non colpisce solo un bene materiale, ma rappresenta un attacco ai valori di giustizia e inclusione che quel luogo incarna. La Caritas si unisce in solidarietà all’associazione Don Milani e a tutti coloro che, con coraggio, lavorano per restituire dignità e speranza al territorio. Continueremo a essere al loro fianco, perché costruire una Locride più giusta, solidale e libera è un impegno che ci riguarda tutti. Non lasciamoci intimidire: moltiplichiamo i gesti di responsabilità e cittadinanza attiva. Solo così possiamo garantire un futuro migliore alle nuove generazioni“.
“Condanniamo fermamente questi gesti vigliacchi e inaccettabili – afferma la segretaria generale Spi Cgil dell’Area metropolitana di Reggio Calabria Mimma Pacifici – che colpiscono un presidio di legalità , inclusione sociale e impegno civile, simbolo di riscatto per il nostro territorio. Attaccare una realtà come quella del progetto don Milani significa colpire l’intera comunità e i valori di giustizia, accoglienza e solidarietà che essa rappresenta“.
“L’attentato – scrive il Consorzio Macramè, di cui è socia l’Associazione Don Milani – è un atto vile contro chi, con coerenza e passione, lavora ogni giorno per costruire alternative concrete alla cultura dell’illegalità . È un gesto che tenta di spezzare percorsi di speranza, ma che non scalfisce l’impegno condiviso che, come Consorzio, continuiamo a portare avanti accanto all’Associazione Don Milani“.