In un’Italia dove il disagio giovanile si è trasformato in emergenza strutturale, la Regione Calabria si fa apripista di un modello nazionale: da settembre, in tutte le scuole di primo e secondo grado sarà attivo il servizio dello psicologo scolastico, grazie al progetto pilota “Discutiamone insieme – lo psicologo scolastico”, promosso dalla Regione e finanziato con 9 milioni di euro.
Il progetto, illustrato oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, coinvolge anche l’Ufficio scolastico regionale, l’Ordine degli psicologi Calabria, le Aziende sanitarie provinciali e l’Ordine nazionale degli psicologi. Con un approccio integrato, il piano intende affrontare le fragilità sempre più diffuse tra i giovani: cyberbullismo, disturbi alimentari, depressione e dipendenza digitale. “Vogliamo rompere il muro di silenzio che circonda il disagio mentale. Nessuno deve vergognarsi di chiedere aiuto. Lo psicologo scolastico sarà un punto di riferimento costante, non solo per gli studenti, ma anche per docenti e famiglie” – ha dichiarato il presidente Occhiuto, che ha anche anticipato un futuro progetto sullo psicologo di base.
A partire dal nuovo anno scolastico, 43 psicologi saranno impiegati per garantire una presenza settimanale in 285 scuole calabresi, servendo complessivamente 2.893 classi. Nei mesi estivi, quando le attività scolastiche sono sospese, i professionisti opereranno presso le ASP, restando a disposizione di studenti, famiglie e insegnanti.
Come precisato dall’europarlamentare Giusi Princi, che ha seguito il progetto fin dalla sua ideazione, il 62,7% degli studenti calabresi vorrebbe un supporto psicologico a scuola. “Lo psicologo non farà terapia, ma offrirà ascolto, orientamento, consulenza e accompagnerà anche le famiglie nella crescita sana dei ragazzi. È un presidio strategico e un atto concreto per prevenire il disagio”.
Il progetto si inserisce in un ampio disegno regionale di contrasto alla fragilità giovanile. L’assessore all’Istruzione Maria Stefania Caracciolo ha ricordato che la Calabria ha destinato 6 milioni dal proprio bilancio per sostenere il diritto allo studio e oltre 170 milioni di euro dai fondi europei PR Calabria 21-27 per interventi mirati, dalla lotta alla dispersione scolastica alle borse di studio internazionali.
Parallelamente, l’assessore alle Politiche sociali Caterina Capponi ha spiegato che “Discutiamone a scuola” rientra nel Piano regionale di supporto alle fragilità, del valore complessivo di 122 milioni di euro, finanziato con fondi FSE Plus. “L’Italia è l’unico Paese europeo senza una norma che renda obbligatoria la figura dello psicologo scolastico – ha sottolineato Capponi – e la Calabria è la prima a muoversi in questa direzione”.
Alla presentazione erano presenti anche i rappresentanti delle ASP, dirigenti scolastici e psicologi. Tutti hanno evidenziato come il progetto rappresenti una risposta concreta a un bisogno reale, auspicando che l’iniziativa calabrese venga replicata a livello nazionale. “Una scuola che si prende cura delle emozioni – ha concluso Capponi – è una scuola che forma non solo menti brillanti, ma persone forti, capaci di affrontare il mondo con coraggio e speranza”.
Con questo progetto, la Calabria si candida a diventare modello nazionale nel benessere scolastico, segnando un importante passo verso una scuola più umana, inclusiva e attenta ai bisogni profondi dei suoi studenti.