Nella mattinata del 16 giugno 2025, i Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno eseguito due ordinanze cautelari nei confronti di un 19enne di Curinga (CZ) e di un minorenne, entrambi indagati per una lunga serie di furti e danneggiamenti su autovetture in sosta. I provvedimenti sono stati emessi, rispettivamente, dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme e dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, su richiesta delle Procure competenti.
L’operazione, denominata “Shatter” (tradotto dall’inglese: “infrangere”), ha permesso di fare luce su 27 episodi delittuosi, avvenuti principalmente tra il centro storico e il quartiere Sambiase. Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Lamezia Terme, hanno ricostruito in dettaglio furti aggravati (consumati e tentati) e danneggiamenti alle auto in sosta, documentati grazie a un complesso lavoro investigativo.
Gli indagati, secondo quanto emerso, agivano in concorso tra loro con un chiaro modus operandi: danneggiavano i veicoli e rubavano oggetti dall’interno o componenti esterni. Le azioni criminose erano state particolarmente concentrate nella notte tra il 28 febbraio e il 1° marzo scorsi, quando furono denunciati numerosi furti e danni.
Proprio in quella circostanza, i Carabinieri della Sezione Radiomobile avevano fermato un minorenne, poi deferito alla Procura per i Minorenni. Le successive indagini hanno consentito di individuare anche il complice maggiorenne e di collegare entrambi ad altri 22 reati avvenuti nella medesima nottata.
Determinante è stata l’analisi di oltre 180 ore di filmati provenienti da 45 telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, grazie anche alla collaborazione dei cittadini, che hanno messo a disposizione le immagini dei propri impianti. Gli investigatori hanno così ricostruito in modo dettagliato gli spostamenti degli indagati, tracciando un vero e proprio “pedinamento elettronico”.
A entrambi è stato inoltre contestato il danneggiamento aggravato di un veicolo avvenuto ad aprile a Sambiase, dove vennero forati tutti gli pneumatici.Il 19enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre il minorenne è stato collocato in una comunità ministeriale. La vicenda solleva anche una riflessione sul coinvolgimento precoce dei giovani nella criminalità, evidenziando la necessità di azioni mirate di prevenzione e recupero nei contesti di marginalità sociale.
I Carabinieri hanno colto l’occasione per rinnovare l’invito alla cittadinanza a non lasciare oggetti di valore in vista all’interno dei veicoli, come forma di prevenzione utile a scoraggiare eventuali ladri.
Le indagini sono tuttora in corso e i procedimenti penali pendono nella fase delle indagini preliminari.