LAMEZIA TERME. OPERAZIONE “REDEMPTIO”: QUATTRO ARRESTI

I carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno arrestato tre persone con l’accusa di avere commesso una serie di furti di veicoli e di avere estorto somme di denaro ai proprietari dei mezzi allo scopo ottenere la restituzione dei mezzi rubati con la tecnica del “cavallo di ritorno”.

Due degli arrestati sono stati condotti in carcere, mentre il terzo è stato posto ai domiciliari.

Per un minorenne è stata disposta la collocazione in una comunità.

I provvedimenti eseguiti dai carabinieri sono stati emessi dal Gip di Lamezia Terme e dal Gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica.

L’indagine che ha portato agli arresti, denominata “Redemptio” (Riscatto), ha consentito di documentare la reiterata commissione da parte di alcune persone appartenenti alla comunità Rom di Lamezia di furti di vetture, furgoni e scooter, ricettazioni ed estorsioni.

Le indagini sono state avviate nello scorso mese di aprile dopo la denuncia presentata ai carabinieri da una persona alla quale era stata rubata l’auto.

Alcune ore dopo il furto l’uomo aveva ricevuto sul cellulare una telefonata con cui gli era stata rivolta una richiesta estorsiva per ottenere la restituzione del mezzo rubato con una richiesta di denaro tra i 500 ed i 1.000 euro in contanti.

Altrimenti sarebbe stato incendiato o “cannibalizzato” per il recupero di componenti destinati al “mercato nero” dei ricambi.

Le indagini, svolte tra aprile e luglio 2024, hanno documentato numerosi furti di veicoli con conseguente richiesta estorsiva e, nella maggior parte dei casi, anche grazie alle denunce sporte immediatamente dalle vittime, è stato possibile recuperare i veicoli senza che si concludesse l’estorsione con la consegna del denaro; inoltre sono stati ricostruiti altri numerosi eventi per i quali le vittime avevano accettato di pagare il prezzo del riscatto senza formalizzare alcuna denuncia per paura di ritorsioni.

Nel corso delle indagini, poi, due degli indagati attinti da provvedimento cautelare, sono stati arrestati in flagranza di reato la notte del 5 agosto 2024 (in collaborazione con personale del locale Commissariato di P.S.), per il furto di un’utilitaria e 6 furti aggravati su veicoli in sosta (1 consumato e 5 tentati), in prossimità dello scalo ferroviario centrale di Lamezia Terme.

Per i medesimi fatti lo stesso indagato minorenne è stato denunciato a piede libero.
A destare particolare preoccupazione è il coinvolgimento di un minorenne alle attività criminali, con ruoli concorsuali che depongono per una sua precoce adultizzazione e dimostrano la necessità di interventi il più possibile tempestivi in contesti di particolare marginalità sociale e povertà educativa per promuovere forme di prevenzione e reinserimento sociale che vogliano essere effettivamente efficaci, con impegno sistematico e coordinato di tutte le istituzioni in relazione agli specifici profili di competenza.

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