Lamezia Terme ha ricordato il Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Pietro Caligiuri nel 29° anniversario della morte.
Venne ucciso il 10 maggio 1996 a 39 anni durante un conflitto a fuoco con un malvivente a Serrastretta a pochi passi da casa sua.
Pur essendo libero dal servizio, era intervenuto per aiutare alcune persone ferite da un uomo colto da raptus omicida.
Alla cerimonia che si è tenuta al Commissariato di P.S. hanno partecipato la vedova, i familiari, il Prefetto di Catanzaro Catrese De Rosa, il Questore Giuseppe Linares, tutti i colleghi e il Cappellano della Polizia di Stato.
NOTA STAMPA DELLA QUESTURA DI CATANZARO
Si è svolta oggi, 10 maggio 2025, in Lamezia Terme, la cerimonia di commemorazione del 29° anniversario della morte del Vice Sovrintendente della Polizia di Stato Pietro Caligiuri, Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, già in servizio presso il Commissariato di Lamezia Terme, caduto nell’adempimento del dovere durante un conflitto a fuoco con un malvivente a pochi passi da casa sua.
Prima della cerimonia religiosa il Prefetto e il Questore della provincia di Catanzaro, hanno reso onore ai caduti della Polizia di Stato con la deposizione di un cuscino di fiori alla stele dei caduti della P.S., ubicato all’interno del Commissariato di Lamezia Terme.
Il rito religioso si è tenuto nella locale Cattedrale SS. Pietro e Paolo ed è stato officiato dal Vescovo di Lamezia Terme, Monsignor Serafino Parisi, affiancato dal Cappellano della Polizia di Stato Don Alessandro Nicastro.
Alla presenza delle Autorità Civili e Militari, dei familiari e dei colleghi del compianto Pietro Caligiuri, dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e dei Sindacali, è stata ricordata ancora una volta, l’importanza di mantenere vivo il ricordo del Sacrificio degli appartenenti alle Forze dell’Ordine per tutelare le istituzioni democratiche e contrastare tutte le forme della criminalità.
Quel 10 maggio 1996, il Vice Sovrintendente Pietro Caligiuri pur non essendo in servizio, non esitò ad intervenire, per salvare delle persone da due uomini, padre e figlio che dopo una lite con alcuni vicini, imbracciarono i fucili da caccia e fecero fuoco prima contro le abitazioni circostanti poi presero di mira i passanti. Guidato dal suo spirito di iniziativa ed incurante del pericolo interveniva, ma veniva attinto da colpi che ne causarono la morte.
Pietro Caligiuri, col sacrificio del bene più prezioso, la vita, ha esaltato e dato concretezza ad espressioni quali “senso del dovere” e “spirito di sacrificio” dando prova di profonda interiorizzazione dei valori che avevano ispirato tutta la sua carriera professionale, fin dal momento della sua immissione in servizio nella Polizia di Stato nel 1978.
Il 19 maggio 1997, il Presidente della Repubblica, per l’eroico gesto, ha conferito al Vice Sovrintendente Pietro Caligiuri la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, e con successivo Decreto del Ministro dell’Interno del 23 maggio 1997, gli veniva riconosciuta la qualifica di “vittima del dovere”.
