Oncologia, i giovani medici al centro del rilancio della sanità calabrese

Uno spazio interamente dedicato agli oncologi calabresi e a quelli che scelgono di lavorare nella regione, con l’obiettivo di rafforzare la rete sanitaria locale e motivare le nuove generazioni di medici a costruire il futuro della Calabria. Si è svolto a Catanzaro, presso l’Università Magna Graecia, il convegno “Oncologia in rete. I giovani oncologici al centro del percorso di rinnovamento”, un’iniziativa dal forte valore educativo e simbolico, organizzata dal provider Xenia di Francesca Mazza e patrocinata da AIOM Calabria, l’associazione italiana di oncologia medica.

Gli oncologi del presente e del futuro sono al centro del progetto”, ha dichiarato il dottor Salvatore Turano, coordinatore regionale AIOM, sottolineando l’importanza di dare fiducia e strumenti concreti ai giovani specialisti che scelgono di formarsi e operare sul territorio.

Tra i promotori dell’evento anche il dottor Daniele Calandruccio, responsabile AIOM giovani, la dottoressa Teresa Del Giudice, la professoressa Nicoletta Staropoli e lo stesso Turano, che insieme hanno ribadito un messaggio chiaro: in Calabria si può fare formazione di qualità, si può fare ricerca clinica e, soprattutto, si possono offrire cure all’altezza delle esigenze dei pazienti.

Il convegno, rivolto in particolare ai giovani oncologi, ha affrontato tematiche legate all’aggiornamento della pratica clinica, all’utilizzo delle nuove tecnologie e all’integrazione tra centri e professionisti. “In un contesto medico in continua evoluzione, la sfida è saper sfruttare i nuovi strumenti per offrire trattamenti sempre più efficaci”, hanno spiegato alcuni dei relatori intervenuti nell’aula G6 dell’ateneo.

Un messaggio di fiducia è arrivato anche dai dati presentati durante i lavori: l’emigrazione sanitaria, almeno in alcune aree, mostra segnali di riduzione. Per diverse patologie oncologiche, infatti, non è più necessario rivolgersi a strutture fuori regione.

Siamo calabresi e abbiamo tutte le competenze per curare i nostri pazienti”, è stato il filo conduttore delle due giornate. Un invito concreto ai giovani medici a credere nel potenziale della sanità calabrese e a contribuire, con competenza e passione, al suo sviluppo. “Siamo pronti – hanno ribadito i partecipanti – e continueremo a collaborare per ottenere risultati sempre più importanti

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