TENTANO DI FARLE RITRATTARE LA DENUNCIA DI VIOLENZA SESSUALE: ARRESTATI 4 FAMILIARI

Gli agenti del Commissariato di Palmi coadiuvati da personale dell’UPGSP della Questura di Reggio Calabria, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale locale, su richiesta del procuratore Emanuele Crescenti, hanno arrestato e posto ai domiciliari due donne e due uomini per i reati di violenza o minaccia per costringere a commettere reato ed intralcio alla giustizia.

Si tratta del fratello e della sorella e dei rispettivi compagni di una delle due vittime dello stupro di gruppo da cui è nata l’operazioneMasnada” coordinata dalla Procura di Palmi che, nello scorso mese di novembre, aveva portato al blitz del commissariato di Palmi contro i presunti componenti del branco: 20 soggetti, alcuni anche minorenni, tra cui trerampolli” di ‘ndrangheta e il figlio di un amministratore locale, accusati a vario titolo di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di due minorenni.

Nel proseguo delle indagini gli inquirenti hanno appurato i vari e reiterati episodi di oppressione subiti da una delle due vittime da parte dei propri familiari che, contrari alla sua scelta di denunciare, hanno cercato di ostacolarne la collaborazione con gli investigatori.

Nel tentativo di convincere la ragazza a ritrattare quanto già dichiarato davanti all’autorità giudiziaria gli odierni arrestati avrebbero cercato di costringerla a sottoporsi a visita psichiatrica, con l’intento di ottenere una certificazione medica attestante la non capacità di intendere e di volere, rendendone inutilizzabili ed inattendibili le dichiarazioni.

Inoltre, gli indagati si sarebbero spinti finanche a “invitare” la giovane a suicidarsi, disattivandole anche la scheda telefonica, simulandone uno smarrimento.

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