Si è conclusa nell’aula bunker di Catanzaro, nell’arco di due giorni, la requisitoria dei pubblici ministeri della DDA di Catanzaro, che hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per gli ottanta imputati coinvolti nelle operazioni antimafia “Frontiera” e “Cinque Lustri”. La prima è stata portata a termine il 19 luglio dello scorso anno con 58 misure cautelari, la seconda operazione, del 19 gennaio scorso, rappresenta una prosecuzione dell’inchiesta contro capi e gregari del clan Muto, scattata congiuntamente con l’indagine della DDA di Reggio Cumbertazione, che ha portato all’esecuzione di 35 arresti e al sequestro di 54 imprese in tutta Italia. Tra gli arrestati c’erano anche il capo clan Franco Muto e l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, usura, illecita concorrenza con violenza e minaccia, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici. Si ritorna nell’aula bunker domani per le arringhe difensive.