La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito due decreti di sequestro, uno in via d’urgenza e l’altro per equivalente, delle quote sociali e dell’intero patrimonio aziendale di due società di Reggio Calabria, una del settore delle costruzioni e l’altra una cooperativa sociale che per anni ha gestito un centro di accoglienza per migranti per un valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro. L’attività investigativa ha portato alla denuncia di 12 soggetti. Le società sono fatto riconducibili a due degli indagati, Giuseppe Sera e Caterina Spanò che, con l’aiuto di altre persone, hanno posto in essere operazioni societarie e immobiliari con chiare finalità fraudolente. Sette delle persone denunciate hanno svuotato le casse ed il patrimonio aziendale di quattro società attraverso spese personali complessive a 150mila euro, contratti simulati per l’acquisto di un immobile per 120 mila euro, la dismissione del patrimonio delle aziende fallite attraverso una serie di compravendite fittizie. Ma anche la costituzione di nuovi soggetti economici formalmente intestati a terzi, ma di fatto riconducibili agli indagati e l’appropriazione indebita degli incassi della cooperativa “Le Rasole” che fino al 2013 aveva gestito un centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo a Rogliano, nel cosentino.
Reggio. Truffa e riciclaggio: sequestrati beni per 1,5 mln di euro
