55 soggetti indagati tra imprenditori, professionisti e pubblici funzionari dipendenti del Comune di Corigliano Calabro, 5 imprenditori finiti in carcere e 18 , tra cui anche un ex assessore ai lavori pubblici, ai domiciliari. E’ questo il bilancio dell’operazione “Comune Accordo” condotta dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura di Castrovillari. Le indagini, durate circa un anno e 6 mesi, hanno consentito di ricostruire le dinamiche relative alla gestione degli appalti pubblici in particolare nel Comune di Corigliano delineando l’esistenza di un vero e proprio “cartello” di società ed imprese che condizionavano le gare d’appalto beneficiando dell’atteggiamento compiacente e colluso di pubblici funzionari. Una volta aggiudicata la gara, l’esecuzione dei lavori veniva affidata alle imprese del cartello attraverso subappalti non autorizzati mentre l’impresa aggiudicatrice, a prescindere dalla esecuzione diretta dei lavori, riceveva il 5% del valore dell’appalto. L’omesso controllo dei funzionari pubblici e l’illegittima autorizzazione di varianti progettuali, determinavano l’incremento dei costi delle opere pubbliche, realizzate, in alcuni casi, con materiali differenti e più economici rispetto a quelli previsti dal capitolato di appalto. Disposto il sequestro preventivo di 11 società riconducibili ai promotori e agli organizzatori dell’associazione per un valore pari a circa 9 milioni di euro.