La polizia di stato ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore di un milione di euro nei confronti di un imprenditore di Reggio Calabria accusato di appartenere alla cosca Libri della ‘ndrangheta.
Il provvedimento รจ stato disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – su richiesta del Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, e del Procuratore aggiunto, Stefano Musolino – che ha anche disposto nei confronti dell’uomo la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per quattro anni nel comune di residenza.
La cfonfiscaย ha confermato il sequestro eseguito nel 2021 a conclusione delle indagini, dirette dal questore Bruno Megale, dalle quali era emersa la sperequazione tra quanto l’imprenditore dichiarava al fisco e il suo reale patrimonio finanziario.
L’impresario, che svolge la sua attivitร nel settore del commercio all’ingrosso di arredamenti per uffici e negozi, รจ coinvolto nell’inchiesta condotta dalla Dda reggina “Malefix“, risalente al 2020, a seguito della quale era stato arrestato per associazione per delinquere di stampo mafioso e tentata estorsione aggravata. In particolare lโuomo era accusato di essere in rapporti, in particolare, con Antonio Libri, considerato l’attuale reggente dell’omonima cosca di ‘ndrangheta.
L’imprenditore, secondo l’accusa, in virtรน della sua presunta appartenenza alla cosca Libri, sarebbe riuscito ad accumulare un ingente capitale che avrebbe reinvestito nell’acquisto di immobili.
Posti i sigilli a 12 terreni, tre immobili, un’impresa individuale e due rapporti finanziari intestati alla moglie e alla figlia dell’indagato.