A Reggio Calabria i carabinieri della stazione di Catona, durante un controllo presso un’immobile nel quartiere Arghillà, hanno scoperto e sequestrato dietro un muro, all’ultimo piano dell’edificio, un consistente quantitativo di armi da guerra, tritolo e munizioni.
L’arsenale, contenuto in quattro grandi barili, sarebbe stato nella disponibilità della ‘ndrangheta.
Era composto, in particolare, da fucili e pistole di varia tipologia e calibro e da alcuni panetti di tritolo.
Nello stesso posto, inoltre, erano state nascoste numerose componenti elettroniche utilizzabili per la realizzazione di ordigni esplosivi telecomandati o a tempo.
Sul posto sono intervenuti gli artificieri antisabotaggio del Comando provinciale di Reggio Calabria dei carabinieri che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’intera area.
La Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Lombardo, ha aperto un fascicolo sul ritrovamento e sta incrociando gli elementi emersi con le risultanze di altre inchieste già avviate sulle cosche di ‘ndrangheta che gravitano nella zona.
Alcuni dei panetti di tritolo sequestrati avevano i detonatori già innescati, segno di un loro possibile utilizzo a breve per motivi che sono in corso d’accertamento.