Il capo della Direzione Investigativa Antimafia per il distretto di Catanzaro, Beniamino Fazio, ha presentato nel corso di una conferenza stampa alla Camera di Commercio del capoluogo la relazione semestrale del centro operativo Dia.
Dai dati emerge ancora immutato il potere della ‘ndrangheta di radicarsi ovunque.
“Per Cosa Nostra – ha detto Fazio – sono state fatte, nel 2024, 200 interdittive, tutte localizzate in Sicilia, per quanto riguarda la ‘ndrangheta, invece, questa presenta infiltrazioni nel tessuto economico oltre regione e questo dimostra la sua capacità di proliferare fuori dai confini calabresi. Una caratteristica che, ad esempio la mafia siciliana non ha.
Le sentenze dicono sempre più una cosa: la ‘ndrangheta è una soltanto, è una struttura gerarchizzata. I regolamenti di conti sono un fenomeno endemico perché i locali di ‘ndrangheta hanno autonomia nei loro territori. Ma per creare un locale di ‘ndrangheta occorre l’autorizzazione da un organo gerarchico superiore: il Crimine. Tutto fa riferimento alla ‘mamma’ della ‘ndrangheta, a Polsi“.
Presente all’incontro con i giornalisti anche il Prefetto della Provincia di Catanzaro Castrese De Rosa.
“Una delle mie sedi di lavoro è stata Lecco – ha detto. Ricordo di avere fatto 12 interdittive antimafia in un anno ed erano ‘ndranghetisti che arrivavano dalla Calabria. I Coco Trovato, i Barbaro, erano tutti lì. La ‘ndrangheta si sposta al Nord perché c’è ricchezza, si investe. E il Nord è poco reattivo, c’era acquiescenza a questo sistema, quasi come se non li riguardasse. Così la ‘ndrangheta piano piano si infiltra e arriva negli apparati pubblici, nelle società miste pubblico-privato e cerca di impossessarsi di quei settori. La Prefettura può fare moltissimo perché la magistratura ha i suoi tempi ma la Prefettura può agire in via preventiva grazie al Gia, il Gruppo interforze antimafia, che è presente in Prefettura, coordinato da noi e dove partecipano tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine. Io nei pochi mesi in cui sono qui a Catanzaro ho già firmato cinque o sei interdittive e altre le stiamo per predisporre. Questo significa che la Prefettura agisce prima e impedisce a queste imprese di lavorare con la pubblica amministrazione“.