Salvini: “Ponte si farà, chiedete ai calabresi”

“Perché lo voglio fare e non mi interessano gli scontri”.

Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini a chi gli chiede perché ha abbassato i toni, dopo le prime reazioni allo stop della Corte dei Conti.

E aggiunge: “La domanda è: il ponte serve o non serve? Chiedete ai siciliani, ai calabresi, agli italiani, agli ingegneri italiani che sono fra i migliori al mondo e che fanno ponti ovunque. Oggi ho letto sui giornali che fortunatamente la stragrande maggioranza delle persone normali, non dei politici… ho letto grandi architetti a favore del ponte come Fuksas, come Libeskind, le associazioni degli agricoltori, dei commercianti, degli imprenditori, dei camionisti, e l’amministratore di Enel, di Ferrovie dello Stato, Confindustria. Il ponte non serve a Salvini o a Zanchin. Il ponte, dopo decenni di promesse mancate, unisce 5 milioni di italiani che vivono in Sicilia all’Italia e all’Europa. Lo vuole l’Europa. Ce lo chiedo gli agricoltori, gli ingegneri, gli amministratori… Ce lo chiedono tutti, non lo vogliono i Cinque Stelle. Per gli elettori del Nord non è una priorità della Lega? Il ponte serve agli italiani, serve ai leghisti, serve a quelli del Pd, serve a quelli dei Cinque Stelle. Se non lo facesse Salvini come ministro, il ponte, sarebbero tutti a festeggiare, a dire che è una grande opera, serve, finalmente, dopo un secolo. Purtroppo qualcuno di là lo ha ideologizzato, e quindi siccome lo fa Salvini… “.

 

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