«La Calabria è una terra che amo profondamente, con straordinarie potenzialità. Ma è anche una terra che ha bisogno di sentire lo Stato vicino». Con queste parole, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha aperto questa mattina il suo intervento a Palmi, durante un incontro con gli studenti, prima di recarsi a San Luca per il lancio ufficiale della seconda fase di Agenda Sud, un programma che punta a rafforzare il sistema scolastico nel Mezzogiorno.
Un messaggio chiaro e concreto quello del ministro: portare risorse reali e strutturali nelle scuole calabresi, con interventi che spaziano dalla fornitura di strumenti digitali — come tablet, libri e personal computer — alla ristrutturazione degli edifici scolastici, per creare ambienti di apprendimento moderni, funzionali, accoglienti.
«Stiamo lavorando per una scuola dove ogni ragazzo e ragazza abbia la possibilità di esprimere al meglio il proprio talento, indipendentemente dal luogo in cui è nato. Per questo stiamo investendo in aule belle e luminose, in rapporti con l’estero, in nuove modalità didattiche. Una scuola che diventi davvero ascensore sociale», ha spiegato Valditara.
Non si tratta solo di intenzioni, ma di cifre significative. Il ministro ha ricordato che il 67% delle risorse per le mense scolastiche è destinato al Sud, così come la quota più alta di fondi mai investita in palestre e attrezzature sportive, che sfiora il miliardo di euro. E, a differenza di quanto si possa pensare, solo 300 milioni provengono dal PNRR: il resto sono fondi nazionali e strutturali, segno di una precisa volontà politica.
«Vogliamo una scuola che sia in grado di colmare i divari territoriali, che ancora oggi penalizzano troppi giovani nel nostro Mezzogiorno. È una questione di equità, ma anche di sviluppo», ha aggiunto il ministro, sottolineando come la Calabria sia al centro di una strategia educativa che mira a restituire fiducia e opportunità concrete alle nuove generazioni.