VERTENZA ABRAMO CUSTOMER CARE. SINDACI CHIEDONO INCONTRO A TIM (intervista)

I rappresentanti sindacali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-8 Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno incontrato questa mattina il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e il presidente del Consiglio Comunale, Gianmichele Bosco.

Al centro del confronto la situazione relativa all’azienda Abramo Customer Care che, nei giorni scorsi, ha informato che Tim, con decorrenza 1 gennaio 2024, cesserĂ  il contratto commerciale per le attivitĂ  finora prestate.

La decisione del committente Tim – mettono in evidenza i sindacati –  si ripercuoterĂ  su 493 dipendenti, tra Catanzaro, Crotone, Cosenza e Palermo, che a partire dal primo di gennaio saranno collocati in cassa integrazione a zero ore.

Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha incontrato i sindacati e insieme ai colleghi di Crotone – Vincenzo Voce – e Cosenza – Franz Caruso – ha chiesto un incontro urgente ai vertici di Tim da tenersi al ministero del Lavoro. 

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DICHIRAZIONI DEL SINDACO DI CATANZARO

Sono profondamente turbato e preoccupato per la situazione che si sta sviluppando per i nostri cittadini lavoratori a seguito della decisione di Tim di cessare il contratto con l’Abramo Customer Care. Tale scelta appare come un comportamento irresponsabile che mette in grave pericolo il sostentamento di quasi 500 famiglie, non solo a Catanzaro, ma anche a Cosenza e Crotone. Voglio assicurare ai lavoratori che non sono soli in questa battaglia. Come sindaco mi impegno fermamente a stare al loro fianco e a fare tutto ciĂ² che è in mio potere per scongiurare il rischio che queste famiglie finiscano in cassa integrazione a zero ore. Proprio per questo, faccio appello a Tim perchĂ© attui, in tempi brevi, una proroga sul contratto.

L’altro appello è a tutta la comunitĂ  politica di Catanzaro, a prescindere dalle appartenenze politiche per unirsi in questo momento critico e sostenere i nostri lavoratori. Ăˆ il momento di mettere da parte le differenze e lavorare insieme per il bene dei nostri cittadini. Non possiamo permettere che le decisioni di un’azienda abbiano un impatto così devastante sulle vite delle persone“.

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