Il Tribunale di Vibo Valentia ha assolto tre persone, ex vertici della Vibo Sviluppo, la società pubblico-privato incaricata di gestire i finanziamenti erogati dal Mef per la realizzazione di una serie di progetti previsti dai patti territoriali.
Dovevano rispondere di peculato. La formula usata è “perché il fatto non sussiste”.
Tra loro l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, 67 anni, che dal 2016 ha ricoperto la carica di amministratore delegato della Spa; ; Pasquale Barbuto, 64 anni, ex presidente del consiglio d’amministrazione, e Mariangela De Grano, 55 anni, già amministratore delegato dal marzo 2012 al 30 aprile 2016.
Secondo l’accusa, i tre avevano tratto vantaggio da un errore commesso dal ministero che aveva impegnato a favore della società un importo di 8,1 milioni di euro salvo poi predisporre, con provvedimento del 2014, la revoca parziale della seconda quota, non dovuta a titolo di contributo locale in quanto era già stato liquidato l’incremento pari al 25%.
Somma che, secondo l’accusa, sarebbe stata trattenuta indebitamente dagli imputati nonostante il provvedimento in autotutela e le successive pronunce degli organi della magistratura ordinaria.
Accuse non accolte dal Tribunale che ha assolto gli imputati.
Il pm Concettina Iannazzo aveva chiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.